La storia

Scuola Primaria Rosalì

Il plesso si trova in Via Provinciale a Rosalì.

Posto a circa 130 metri s.l.m. , Rosalì fu fondato nel tardo medioevo con lo scopo di essere un primo luogo di rifugio fortificato per gli abitanti dei centri costieri principalmente Catona e Gallico Gallico durante le scorribande dei pirati saraceni .
Oggi è un centro di produzione agrumaria di Alì”, composto da “Ras” (capo, testa, in senso geografico ma probabilmente anche sinonimo di altura, elevazione o collina), e “Alì” (un diffuso nome islamico maschile). L’Altura di Alì dunque sarebbe stata così denominata probabilmente per perpetrare il ricordo di un feroce corsaro saraceno (tale Alì appunto) che avrebbe razziato le sottostanti coste dello Stretto, e che evidentemente riuscì a raggiungere tali contrade collinari, per sfuggire alle controffensive dei reggini o per depredarne i territori. Altra possibile interpretazione sull’origine del nome si fa risalire al periodo romano e  deriva da  "Rusliviae", cioè “giardino di Livia”. Si narra infatti che l’Imperatore Augusto abbia donato alla moglie Livia, parte del territorio comprendente Catona, Villa Mesa e Rosalì. L’economia attuale si basa sul pubblico impiego e sulle produzioni agricole (Vino, agrumi e olio).

La scuola di Rosalì accoglie al suo interno la scuola dell’Infanzia (sezione unica) e la scuola Primaria (dalla seconda  alla quarta classe).

Scuola Primaria Salice

Il plesso di Salice si caratterizza per la qualità dell’offerta proposta e per le scelte metodologiche operate. Il territorio, dalla forma piano collinare, si estende lungo il fianco del Torrente Catona dall’altitudine di circa 35 metri  s.l.m. fino ai 160 metri dell’altopiano di  Arghillà.
Probabilmente avamposto militare già in epoca romana, crebbe in importanza nel tardo medioevo quando le continue incursioni saracene spinsero le popolazioni delle zone costiere sottostanti a migrare verso i più sicuri paesi collinari. Dopo la conquista napoleonica e il riassetto ordinato dai francesi, l’abitato di Salìce fu aggregato dapprima a Catona, ed in seguito inserito nel circondario di Villa San Giovanni. Ritornato sotto la dominazione borbonica, nel 1816 fu aggregato a Fiumara di Muro e nel 1849 divenne comune autonomo. Dopo essere stato gravemente colpito dal Terremoto del 1908, nel 1927 Salìce cessò di essere comune autonomo e fu aggregato alla “Grande Reggio”, come frazione di Catona. 

Toponomastica: Riguardo all’etimologia del nome “Salìce” esistono due diverse interpretazioni:

  1. la prima che ipotizza, in epoca remota, la presenza in zona di molti alberi di salice.
  2. l’altra fa risalire il nome al termine greco “Salikion”, ossia “sala”, indicando con tale termine dei piccoli avamposti di avvistamento posti nei pressi di fortezze militari. A supporto di quest’ultima ipotesi vi sono testimonianze storiche della presenza in epoca romana di fortificazioni nei pressi di Salice Calabro: la fortezza Galliana (odierna Calanna), ed il castro romano de la Ruula, (odierna Arghillà).