Dal 18 al 22 aprile si svolgono, anche nella nostra città, nel palazzo della Provincia, gli incontri con esperti per la XVII SETTIMANA NAZIONALE DELL’ASTRONOMIA, con l’intento di diffondere tra i giovani la curiosità per la conoscenza del cielo e motivarli ed avviarli alla scoperta delle opportunità formative e professionali offerte dallo studio delle discipline scientifiche.
Il tema trattato nei cinque giorni di lavori è “L’esplorazione del Sistema Solare : dalla corsa alla Luna degli anni sessanta alla missione EXOMARS verso Marte 2016”.
Nella prima giornata di lavori, alla presenza del Presidente della Provincia, dott. G. Raffa, dell’assessore alla Cultura ed alla Legalità, dott. E. Lamberti Castronuovo, e dell’assessore alle attività produttive, avv. R. Biasi, Giulia D’Angeli, allieva della classe 3° E della Scuola Secondaria dell’I . C. “Radice-Alighieri” di Catona, ha ricevuto il primo premio del Concorso Nazionale di Astronomia “G.V. Schiaparelli”. Il tema di questa VI edizione del concorso riguardava il Pianeta Rosso e le considerazioni sui possibili risultati della missione EXOMARS, che dovrebbe segnare una svolta epocale per l’esplorazione di Marte e per le conoscenze che si potranno acquisire con gli strumenti innovativi che saranno utilizzati.
Alla vincitrice nazionale Giulia D’Angeli, oltre alla medaglia e ad una targa ricordo, è stato consegnato un telescopio ottico, con cui potrà proseguire nei suoi studi astrofisici, rispetto ai quali ha dimostrato padronanza e grande entusiasmo. La studentessa ha inoltre avuto l’opportunità di ascoltare l’ interessante intervento della dott.ssa Ginevra Trinchieri, astrofisico presso l’Osservatorio Astronomico di Brera (INAF) che, commentando il tema del concorso, si è rivolta ai giovani studenti presenti in platea, spronandoli ad accostarsi con curiosità all’Astronomia ed a scoprire l’emozione di fare ricerca. A tale proposito, la ricercatrice ha evidenziato l’importanza dell’uso delle tecnologie avanzate che, offrendo informazioni, immagini e dati più precisi, facilitano l’esplorazione, con metodo, del cuore caldo del Cosmo pulsante. Attraverso questi strumenti, infatti, si studia lo spettro elettromagnetico della luce che ci porta l’ “impronta” della materia che l’Universo emette. Questo segnale, che colpisce i nostri occhi, apre la mente all’Universo e consente agli studiosi di interpretarlo, capirlo e rappresentarlo attraverso tutte le possibili modalità dello scibile umano.
La dott.ssa Trinchieri ha sottolineato come sia affascinante lo studio dell’invisibile ma che tale studio, per dare dei risultati importanti, deve essere spinto dal vento della curiosità, essere meticoloso, sistematico e deve fare riferimento a dati e conoscenze fondanti, derivanti da altri studi e da altri punti di osservazione.
L’intervento dell’astronoma si è concluso con la considerazione che l’esplorazione dello Spazio, mentre contribuisce a migliorare il benessere, la sicurezza e le condizioni di vita sulla Terra, rinforza il legame con l’ambiente in cui viviamo, inducendo ad un più consapevole apprezzamento delle preziose risorse presenti, e può stimolare entusiasmo per la professione di astronomo, oggi in grande crescita, attesi, proprio, gli orizzonti allargati della ricerca scientifica mondiale.